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Pavia road bike

August 30, 2009 // Posted in bike, Pavia  |  No Comments

Pavia e’ una citta’ a dimensione di bicicletta; lo sosteniamo da tempo e lo scrive anche il Comune (vedi qui); in effetti per la citta’ si trovano parecchi tratti di piste ciclabili, ma, quando va bene e non sono occupati da auto in sosta selvaggia, comunque si dimostrano insicure e “mal pensate”. Spesso infatti il ciclista scrupoloso che cerca di seguire il percorso ciclabile si trova costretto a lunghe deviazioni, attese interminabili a semafori a pulsante, dubbi amletici (c’e’ il cartello ma non vedo la pista) e a cedere la precedenza alle auto (quando invece, restando in strada, avrebbe la precedenza).
La foto fatta si riferisce all’innesto in via Damiano Chiesa, dal Rondo dei Longobardi. Per chi proviene dall’ospedale verso la citta’ effettivamente il rondo’ e’ percorribile su un percorso protetto (ma per prenderlo dalla pista ciclabile del policlinico occorre attraversare le due strade di fronte al Policlinico, con arrivo delle auto da una curva semicieca). Supponendo di essere passati indenni, e percorso il rondo’, il ciclista pavese (sempre piu’ sconsolato) che voglia andare verso il centro si trova di fronte a un semaforo (rigorosamente rosso). Oltre il semaforo si intravede pero’ il cartello di pista ciclabile e speranzoso si mette in attesa (dopo aver pigiato il bottone dell’attraversamento pedonale). L’attesa e’ piu’ che snervante e soprattutto, una volta attraversato (a piedi?, in bici?) il cartello sembra un po’ una presa in giro. Qualcuno dei locali sa indicarmi dove prosegue la pista ciclabile? Allego anche la googlemap relativa alla zona.


View Larger Map

Pavia is a place where most of the people could use a bicycle to move around. Yes, we have already pointed this but also the “Comune di Pavia” claims the same (here). Unfortunately, altough claimed, it is not that easy to use bike paths here because often you find cars parked; moreover, they are short paths, mutually disconnected, and it is quite dangerous to move from one bike path to the next one. Another crazy point is the fact that sometimes if you ride through the bike path, you have to stop at the cross with normal street. Moreover, you can find the sign that indicates a bike path, but you can’t see it. One point is the one shown in the picture. Here, if you come from the hospital and go to the center of the city, you will find a red light at the end of the bike path and after a very long wait, you will cross following the bike path sign but….. you will not find any bike path.. ; if someone living here can explain to me where should I proceed….

Bike recycling

August 23, 2009 // Posted in bike, DIY, environment  |  2 Comments


Qualche settimana fa, andando a gettare l’immondizia nei cassonetti sotto casa, abbiamo notato una bici li’ abbandonata, con l’evidente intenzione che fosse raccolta dagli appositi camion della nettezza urbana e portata in discarica.
Di bici ce ne intendiamo abbastanza e abbiamo notato che, pur essendo priva di pedali, sella e ruota anteriore, la bici sembrava decisamente bella e in buono stato. Ragion per cui abbiamo deciso di ritirarla e, col tempo, di sistemarla.
Durante questo weekend, avendo un po’ di tempo a disposizione, abbiamo cominciato a rivitalizzarla, utilizzando per lo piu’ pezzi di scarto che avevamo accumulato in garage e limitandoci a comprare per ora solo dinamo, camere d’aria e copertoni (per una spesa di 30 euro circa).
Dalla foto potete vedere che la bici fa la sua scena e anche se non e’ proprio ancora pronta per il varo ufficiale (bisogna ancora sistemare i freni e il parafango posteriore), a breve vedrete la componente maschile di Sacchibelli allegramente pedalare con questa “nuova” bicicletta. Al Gore sarebbe decisamente fiero di noi.


Few weeks ago, close to the public garbage bin (the one you see here) we found a bicycle here abandoned. The intention of the owner clearly was to trash it. However, looking at the bicycle, we noted that, although some details were missing (pedals, front weel…) we decided to pickup it with the intention to renew the bicycle using some old spare parts we already collected from old bicycles. As you can see from the picture, the bicycle already looks like pretty nice and although something has still to be done (to fix the rear wheel and the brakes), you will see soon the male component of the Sacchibelli family to ride soon with this renovated bicycle. Al Gore would be proud of us

Tortine di fichi e mandorle

August 23, 2009 // Posted in food  |  No Comments


Qualche giorno fa la mamma di Silvia ci ha portato dei bellissimi fichi e oggi, una domenica lenta e sonnacchiosa (e non piu’ troppo calda, per fortuna) ci siamo divertiti a creare delle tortine a base di mandorle e fichi (tra gli ingredienti c’era pure un po’ di grappa, due uova, zucchero e cosi’ via…). Certo non sono dolci ipocalorici, ma oltre a fare una bellissima figura, i sacchibelli garantiscono che sono pure di ottima qualita’.


Few days ago Silvia’s mother brought us some figs and today, during a slow but nice Sunday (not so hot like previous days) we decided to use them to cook some special cake. So, following a recipe based on almonds, figs, eggs, sugar, grappa (!?!?) and so on, we obtained the cakes you see in the picture. For sure they are not low calories cakes, but they look great and are quite tasty.

Un gelato con Matteo, Valentina ed Enea

August 20, 2009 // Posted in friends  |  No Comments


Matteo e Valentina, i nostri amici di Contafamily che vivono nella splendida Orange County sono in transito da queste parti, a gustarsi il caldo e le zanzare padane (ma anche i gelati e l’ottima cucina locale), come da tradizione.
Ieri sera ne abbiamo quindi approfittato per rivederci e trascorrere una serata insieme come ai tempi di quando si era studenti universitari. Anche l’ottimo Enea, senza Ilaria e Greg felicemente in montagna, si e’ unito alla compagnia. Tra ricordi, progetti e piacevoli racconti la serata e’ trascorsa felicemente, allietata dall’ottimo gelato e dalle granite di Pampanin



Matteo and Valentina, our Contafamily friends living in the lovely Orange County are back to Italy for a short vacation; probably they miss mosquitos and humid weather, or, maybe, although mosquitos and humid weather, they love to relax, once a year, back to Italy, seeing old friends, parents and eating amazing food (and ice cream in particular).
So yesterday, with Enea too, we spent the evening together, eating “gelato” and “granite” and talking about our past common experiences (we studied all together at the University) and thinking to the future. As always happen with them, it has been a wonderful moment. Thank you Matteo, Vale (and Enea), it is so nice to have you as true friends.

Raccolta (in)differenziata?

August 20, 2009 // Posted in environment  |  No Comments


A Pavia la raccolta differenziata e’ ancora attuata tramite appositi cassonetti (bianchi per la carta, gialli per la plastica e verdi per il vetro) dislocati per la citta’ e non in modo piu’ efficiente, attraverso la raccolta “porta a porta” come avviene invece a Novara (o in molti piccoli comuni nei dintorni).
Questo rende il sistema meno efficiente (28% contro il 40% medio della Lombardia), ma, stando a quanto riferiva l’ASM, una raccolta differenziata piu’ completa e capillare costerebbe troppo.
A rendere il sistema attuale poco efficiente incide peraltro anche lo scarso senso civico del cittadino pavese medio (intorno ad ogni cassonetto c’e’ un microcosmo spesso imbarazzante, con rifiuti di ogni genere e specie, che probabilmente non hanno molto da invidiare alle tanto deprecate situazioni presenti in alcune citta’ del Sud Italia), ma il dato di fatto e’ che spiace che la situazione si sia incancrenita a questo modo. Questo lungo preambolo per spiegare il mio stupore quando ieri, dal balcone di casa, ho osservato una scena a prima vista agghiacciante (vedi foto): a parte il camion dei F.lli Spada vergognosamente parcheggiato in curva e sul marciapiede, si puo’ osservare un camion del “recupero vetro” che raccoglie i rifiuti plastici del cassonetto giallo. Vi e’ da dire che nel camion non sono stati versati sia carta, che plastica che vetro e la speranza e’ che semplicemente, non avendo disponibile il camion per la raccolta della plastica, sia stato utilizzato quello per la raccolta del vetro. Certo e’ che di strada verso una raccolta differenziata efficiente ne dobbiamo fare ancora parecchia. E speriamo che l’ASM col nuovo consiglio d’amministrazione (che riflette l’esito del nuovo assetto politico locale) sappia migliorare la situazione. Per ora mi risulta solo che i membri del consiglio di amministrazione (di nomina politica) siano aumentati da 3 a 4… Se qualche lettore del blog dovesse essere piu’ informato al riguardo, ce lo faccia sapere 🙂



The collection of items for recycling is not as efficient as expected here in Pavia. It seems that to improve it with a “door to door” recycling is too much expensive (although in many cities in Italy too it is done). This makes us a little bit sad, because to correctly recycle is something strictly related with the “civilization”. However, still waiting for a more efficient system to be implemented here in Pavia, yesterday I was surprised looking at a “glass recycling” truck used to collect plastic items from a “public garbage bin”. Let’s hope that they use only the wrong truck but they collected only plastic items…
P.S. Please note the “Spada brothers” truck horribly parked on the sidewalk (and in curve!!!)

Compiz on Toshiba Satellite 2410-603

August 17, 2009 // Posted in computer  |  1 Comment


Mentre i nostri amici Magnamotto sono una famiglia decisamente Mac addicted (a quando il primo Mac per il piccolo Edo?) qui dai Sacchibelli si predilige l’open source e tutti i PC di casa sono dotati di Linux come OS principale. Ieri sera, dopo qualche traffico, siamo anche riusciti ad abilitare gli effetti 3D di Compiz sul “vecchio” Toshiba Satellite 2410-603. Certo, e’ stato un po’ potenziato (un po’ di RAM, un disco nuovo) ma tutto sommato e’ un laptop datato 2003 e vedere come Linux, con gli effetti 3D abilitati per la scheda Geforce4 420, giri fluidamente lascia piacevolmente sorpresi. Per coloro che disponessero dello stesso hardware, ecco i “tricks” necessari per configurare correttamente il tutto.

Hardware
Toshiba Satellite 2410-603
Scheda video:01:00.0 VGA compatible controller: nVidia Corporation NV17 [GeForce4 420 Go] (rev a3)
Software
OS: Ubuntu Linux 9.04 (Jaunty Jackalope)
Kernel: Linux tughi 2.6.28-14-generic #47-Ubuntu SMP Sat Jul 25 00:28:35 UTC 2009 i686 GNU/Linux
Nvidia Driver version: 96.43.10
  • Fare il backup di /etc/X11/xorg.conf in modo da poterlo ripristinare nel caso in cui al riavvio lo schermo non sia visualizzabile
  • Da System -> Administration -> Hardware Testing abbiamo abilitato i “driver proprietari” nvidia.
  • Viene cosi’ generato un nuovo file /etc/X11/xorg.conf che carica i driver nvidia
  • Se al riavvio lo schermo risulta nero (come nel nostro caso), premere ctrl-alf-f1, loggarsi in modalita’ testo e aggiungere la seguente riga al file xorg.conf nella sezione Screen
  • Option “UseDisplayDevice” “DFP-0”
  • Senza questa option veniva infatti riconosciuto di Default il monitor CRT (peraltro non connesso) anziche’ il monitor LCD del portatile
  • Ora l’ambiente grafico X dovrebbe partire ma con risoluzione a 800×600 anziche’ 1024×768
  • Il problema e’ legato a un problema di interpretazione dell’EDID da parte del driver nvidia. L’unico modo per ovviare sembra essere sfruttare l’opzione Option “CustomEDID” in xorg.conf che permette di forzare la lettura delle corrette EDID informazioni da un file esterno e non in automatico (grazie alle info trovate qui.
  • Ecco il file /etc/X11/xorg.conf finale che funziona correttamente sul nostro laptop
  • Ed ecco il file /etc/X11/Toshiba_s_2410.bin tramite cui, in xorg.conf, carichiamo le corrette edid informations
  • Infine si installa Compiz e ci si diverte con gli effetti 3D

While our friends Magnamotto are Mac addicted (when a new Mac for little Edo?), here we prefer to use Open Source software and, obviously, Linux is the main OS for all the Sacchibelli’s PCs (PC are cheaper than Mac, and Linux is free, while Apple sell you a “cool” version of the same OS…..). Yesterday, after some tricking, we were able to run Compiz on the “old” laptop TOshiba Satellite 2410-603 Silvia bought in 2003. It has been a little bit refreshed (more RAM, more disk), but it is quite impressive how Compiz and graphics effects flawlessly work on such an “old” PC. Does anyone is able to run “Microsoft Vista” on that hardware?
Here is what we did:

Hardware
Toshiba Satellite 2410-603
Video card:01:00.0 VGA compatible controller: nVidia Corporation NV17 [GeForce4 420 Go] (rev a3)
Software
OS: Ubuntu Linux 9.04 (Jaunty Jackalope)
Kernel: Linux tughi 2.6.28-14-generic #47-Ubuntu SMP Sat Jul 25 00:28:35 UTC 2009 i686 GNU/Linux
Nvidia Driver version: 96.43.10
  • To make a backup of/etc/X11/xorg.conf to be able to have graphics mode always available in case of issues with the suggested procedure
  • To enable, from System -> Administration -> Hardware Testing “proprietary drivers” Nvidia.
  • This generates a new /etc/X11/xorg.conf, which load nvidia driver
  • After the reboot you will probably have black screen; so through ctrl-alf-f1, log in in text mode and add the following line at the xorg.conf screen section
  • Option “UseDisplayDevice” “DFP-0”
  • Withouth this you would have black screen because Nvidia driver idendify a CRT monitor (not existing) as the default
  • Now X starts, but with a 800×600 resolution (instead of the expected 1024×768)
  • The problem is related to the wrong interpretation of theEDID from Nvidia driver (at least, this is what I understood). To overcome this issue you need to set the “CustomEDID” option in xorg.conf; this force to read the correct EDID information from a file (thanks to the info I found here.
  • This is the /etc/X11/xorg.conf that correcly works on our laptop
  • And this is the file /etc/X11/Toshiba_s_2410.bin which contains the correct EDID information (valid only for this kind of graphic card).
  • At the end you can install Compiz, enable visual effects and enjoy.

Bucatini all’amatriciana

August 15, 2009 // Posted in food  |  1 Comment


La settimana prossima saremmo dovuti partire per una breve vacanza in Marche e Abruzzo. C’e’ stato pero’ qualche inconveniente e siamo cosi’ costretti a rinunciare, o perlomeno rimandare, il viaggio.
Visto che in programma c’era anche una sosta ad Amatrice, il piccolo borgo laziale famoso per l’invenzione del sugo all’amatriciana, oggi ho deciso di cucinare i bucatini col celebre sugo, seguendo la ricetta trovata qui; forse ad Amatrice li avremmo trovati ancora piu’ buoni, ma bisogna dire che Silvia e Luisa hanno apprezzato parecchio questo esperimento culinario. La ricetta e’ molto semplice, e suggerisco a tutti di provarla.


The plan for next week would have been to travel to Marche and Abruzzo, two nice regions in the centre of Italy. However we had some inconvenience, so we had to cancel this short vacation. One of the most interesting stop would have been in Amatrice the small town where the famous “Spaghetti all’Amatriciana” were invented. Today I’ve decided to cook that kind of pasta. Maybe they were not as good as at Amatrice, but both Luisa and Silvia appreciated them a lot. I followed the recipe found here, and I suggest you to do the same 🙂

Una domenica a Sartirana

August 12, 2009 // Posted in Uncategorized  |  No Comments


Domenica scorsa abbiamo approfittato della bella giornata per fare un salto a Sartirana Lomellina, paese di origine della componente femminile dei Sacchibelli. Certo ad agosto di gente in giro non ce n’era molta, ma la passeggiata post prandiale ha permesso di apprezzare l’abile ristrutturazione di molti edifici, che conferiscono al centro un aspetto molto affascinante. Affascinante e’ stato peraltro anche il pranzo, in occasione del quale la mamma di Silvia, ritenendomi troppo dimagrito, ha provveduto a rifocillarmi. Gli amici d’oltreoceano mi perdoneranno se cito il lardo di Colonnata, affettati di ogni genere, e soprattutto uno straordinario riso con fagioli (in porzione pantagruelica, come si puo’ dedurre dalla foto).



Last Sunday it was a nice and hot summer day here in Pavia and we decided to go to Sartirana Lomellina, the place where Silvia grew up, to spend a day with her mom (and together with Luisa too). The lunch my mother in law prepared was amazing, but also to walk through the desert village full of well restored building and streets has been very interesting. Our american friend would allow me to mention here the “lardo di Colonnata”, we had as appetizer and also the fantastic “riso con fagioli” you can see in the picture. My portion was quite huge, but you know, I lost some kilos in the last months, so I’m allowed to eat a lot 🙂

Caparbieta’

August 10, 2009 // Posted in Uncategorized  |  3 Comments


Qualche post fa, quando parlavo dello sconsolato ciclista pavese, avevo anche fatto cenno al problema del marciapiede di Viale Matteotti, reso impraticabile dalle auto “lecitamente” parcheggiate e dai lavori di ristrutturazione della facciata di un palazzo.
Prima di parlarne sul blog (circa 25 lettori al giorno) avevo (invano) cercato di contattare gli amministratori locali. Oltre che “superficiali” in certe operazioni, hanno pure esibito un fastidioso senso di superiorita’ non concedendo al sottoscritto, cittadino ed elettore, il minimo riscontro. Ma i Sacchibelli esibiscono nella caparbieta’ uno dei pregi (o difetti) piu’ significativi; cosi’ ora, oltre ai 25 lettori di questo blog, abbiamo interessato della vicenda i 25000 lettori del quotidiano locale. Il prossimo step e’ qualche quotidiano nazionale e poi miriamo al New York Times. E non e’ solo una banale questione di principio; portatori d’handicap, anziani, passeggini e cosi’ via faticano da settimane a superare la strettoia. Che, purtroppo, non e’ l’unica in una citta’ come Pavia, cosi’ poco attenta alle categorie “piu’ deboli”.


Few posts ago I was talking about the issue related to riding the bicycle within Pavia and I also mentioned a problem related to the sidewalk of Viale Matteotti, where, both because of car parked and of facade restauration activity,pedestrian cannot walk anymore through.
I mentioned that on this blog (roughly 25 readers each day) after having in vain contacted local administrators. Whatever is, right or left, italian politicians are famous because they talk to the people before elections but they don’t listen people after elections. But obstinacy is one of Sacchibelli peculiarity, so, after the 25 blog’s readers, we informed additional 25000 readers of the local newspaper (“La Provincia Pavese“) and, waiting for a feedback and for the fixing of the highlighted issue, we are ready to contact nationa newspapers and, in case, the “New York Times” too. (we have some friend in New York City….).

Una sera con Antonio e Carlo

August 5, 2009 // Posted in food, friends  |  No Comments


Domenica scorsa siamo usciti a mangiare un’ottima pizza con Antonio; la pizzeria scelta, una delle mie preferite, e’ stata La vecchia Pavia. Pur essendo poi cosi’ vicini alla celebre gelateria da Cesare, abbiamo ben pensato di tornare a casa, visto che sia la torta che il gelato al pistacchio del post precedente erano ad attenderci.
Saputo tutto cio’, il buon Carlo ha deciso di raggiungerci (aveva rinunciato alla pizza per un po’ di jogging). Cosi’ ecco spiegata la foto qui sotto. Tutti piuttosto felici avendo gia’ gustato le prelibatezze dei Sacchibelli. Grande assente della serata, la cognata Luisa, recatasi a Sartirana per un dibattito pubblico sulla possibilita’ della costruzione di una centrale nucleare laggiu’… 🙁


Last Sunday we went out for a good pizza (at La vecchia Pavia) together with our friend Antonio. Pizza was very goos (as usual) but although that pizzeria is located close to “Cesare” (a famous “gelateria” here at Pavia) we decided to come back home to tast our home made pistachio ice cream and peaches cake (see previous) post. Carlo preferred to do jogging instead of to eat pizza, but reached our place for the dessert.
Only Luisa lost this opportunity, because she went to Sartirana for a public discussion about the nuclear power station someone would build over there… 🙁