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termux and ssh

June 22, 2024 // Posted in Geek  |  No Comments

Let me takes here a note about what is needed to connect through ssh from the phone to an ssh server. A good up to do this is termux. But if the ssh server requires connection through ssh-key, these are the needed steps

  • Open termux app on your phone
  • pkg install openssh
  • ssh-keygent-t rsa
  • You will get the key in /data/data/com.termux/files/home/.ssh/id_rsa
  • Move the public key to the server and you will be done

La nuova stampante

April 3, 2019 // Posted in Geek  |  1 Comment

Samsung M2026W

Da qualche giorno abbiamo deciso di dotarci di una stampante, per la gioia soprattutto di Beatrice che ora puo’ stampare le principesse e colorarle… La scelta è caduta su una Samsung M2026W, una stampante laser B/N estremamente economica ma dotata di connessione wifi e con driver per linux, un requisito fondamentale per casa sacchibelli. Configurarla e connetterla alla rete di casa non è stato banalissimo, ma per fortuna le info trovate su questo sito ci hanno aiutato. Sinteticamente:

  • Collegare la stampante all’alimentazione
  • Accenderla e mettere la carta
  • Tenere premuto per 10 secondi il tasto WPS per ottenere la stampa di un foglio con tutte le caratteristiche della stampante, soprattutto quelle relative alla rete (SSID e password della rete generata dalla stampante)
  • Collegare un PC alla stessa rete
  • Da un browser, acceddere all’IP della stampante (nel nostro caso 192.168.3.1)
  • Inserire login (admin) e password (sec00000) to the SynchThru web service page
  • Vai a “Settings” -> “Network Settings” -> “Wify” -> “Easy wifi setting” per collegare la stampante al wifi di casa
  • Ora occorre installare i driver della stampante sul PC linux da questo link here
  • Una volta scaricati, occorre stararli col seguente comandoh: tar xzvhf uld_V1.00.39_01.17.tar.gz
  • Nella uld directory eseguire lo script di installazione install-printer.sh
  • Dalla home page di CUPS (http://localhost:631) si puo’ procedere aggiungendo una nuova stampante di rete

We recently bought a new (B/W) printer, mostly making Bea very happy because now she can print a lot of princesses to be then coloured. We have chosen a Samsung M2026W, very cheap and linux friendly, a characteristic fundamental here at sacchibelli’s, where, as you know, we are mostly proudly running linux systems. To install and configure it was fine enough, thanks also to the infos we found at this site:

  • Connect the printer to power supply
  • Switch it on and add some paper in the right position
  • Press WPS button for 10 seconds to have a piece of paper printed out with all the infos about the printer, and in particular the SSID (DIRECT-LvM2020 Series) and password of the wifi network generated by the printer
  • Connect a (linux) PC to that netowrk
  • From a browser, access to the printer IP (in our case 192.168.3.1)
  • Insert login (admin) and password (sec00000) to the SynchThru web service page
  • Go to “Settings” -> “Network Settings” -> “Wify” -> “Easy wifi setting” to connect the printer to home wifi
  • Now it is time to install printer driver on the linux PC downloading it from here
  • Once downloaded, please untar it with: tar xzvhf uld_V1.00.39_01.17.tar.gz
  • Go in uld directory and execute install script install-printer.sh
  • Now from cups webpage (http://localhost:631) you can add the new printer as network printer

Collegare la stampante all’alimentazioneAccenderla e mettere la cartaTenere premuto per 10 secondi il tasto WPS per ottenere la stampa di un foglio con tutte le caratteristiche della stampante, soprattutto quelle relative alla rete (SSID e password della rete generata dalla stampante)Collegare un PC alla stessa reteDa un browser, acceddere all’IP della stampante (nel nostro caso 192.168.3.1)Inserire login (admin) e password (sec00000) to the SynchThru web service pageVai a “Settings” -> “Netwol Settings” -> “Wify” -> “Easy wifi setting” per collegare la stampante al wifi di casaNow it is time to install printer driver on the linux PC downloading it from hereOnce downloaded, please untar it with: tar xzvhf uld_V1.00.39_01.17.tar.gzGo in uld directory and execute install script install-printer.shNow from cups webpage (http://localhost:631) you can add the new printer as network printer

Processo di degooglizzazione: update

February 18, 2018 // Posted in Geek  |  1 Comment

L’ecosistema google-centrico

Anche se lentamente, e con qualche cambio di strategia, prosegue il processo di degooglizzazione di casa sacchibelli. La situazione è la seguente

  • Motore di ricerca – DuckDuckGo: non male, equivalente a Google per le ricerche che dobbiamo fare
  • Browser – Firefox: veloce come Chrome, ma piu’ leggero
  • Email – Usiamo ora quelle associate al dominio sacchibelli, in particolare la componente maschile adulta puo’ essere raggiunta all’indirizzo enrico at sacchibelli.it; prima di abbandonare del tutto gmail ci vorra’ tempo, ma abbiamo pazienza
  • Smartphone OS – Qui è più difficilie degooglizzarsi; per ora la componente maschile adulta si accontenta di usare una custom rom di Android 7.1.2 di Lineage OS, senza alcuna Gapps aggiuntiva, per il proprio Moto G3
  • Mappe – Abbandonate le Google Maps, si usa ora OsmAnd, mappe basate su OpenStreetMap, che sembrano funzionare piuttosto bene

Nell’ottica, un po’ anacronistica, di convergere verso un cloud locale, abbiamo anche deciso di installare un piccolo server (basato su un Raspberry Pi3) che fornisca vari servizi, tutti sotto il nostro stretto controllo, senza delegare ad altri sistemi, sicuramente piu’ comodi ma che pagano il pegno di cedere informazioni a terzi. Sul nostro Raspberry abbiamo installato un Lamp Server, per ora sopratutto come esercizio di stile, ma in prospettiva per spostarci magari il blog stess, oltre che un caldav e un cardav server, forniti da Baikal. Ora quindi non usiamo piu’ i “comodi” servizi di Google per i contatti e per il calendario, ma ci affidiamo al nostro raspberry.
Per ora il web server e’ ancora vuoto, ma accessibile (a questo indirizzo: http://raspybelli.freeddns.com:60080/); nel frattempo stiamo configurando un mail server, basato su postfix e dovecot. Non disporre di un IP pubblico e’ un po’ un limite, ma siamo a buon punto con la configurazione, grazie soprattutto alle dettagliatissima spiegazione trovata su questo blog (https://samhobbs.co.uk/raspberry-pi-email-server).
Per quanto riguarda infine lo streeming (audio e video), non poteva mancare, sempre sul raspberry, un Plex server, facilmente raggiungibile sia da PC che da smartphone.
Insomma tutto procede, con la differenza, rispetto al post precedente, che abbiamo deciso di centralizzare sul raspberry tutti i servizi che inizialmente avevamo cercato di realizzare sul NAS. Che, nella nuova visione, continuera’ a svolgere le funzioni di NAS, e nient’altro.


We are slowly, but continuously working to reduce as much as possible the presence of Google in our life. I know that probably it is like Don Quixote against the windmills, but let’s try. Here is an update:

  • Search Engine – DuckDuckGo: quite good, equivalent to Google at least for what we need
  • Browser – Firefox: fast asChrome, but lighter
  • Email – We are moving away from gmail. In particular the adult male component may be reached at the email address we bought together with the blog domain, enrico at sacchibelli.it
  • Smartphone OS – Here it is harder to move away from Google, but at least the adult male component is using a custom ROM provided by Lineage OS, without any additional Gapps, running on his Moto G3
  • Maps – No more Google Maps, but OsmAnd, maps based on OpenStreetMap project; these maps seems to work quite well

Additionally we bought a Raspberry Pi3, where we are trying to configure some services that we would like to run locally, and not across the cloud. At the moment we installed a Lamp Server, a Baikal server, providing both caldav and cardav server, and an email server (based on postfix and dovecot). Moreover we also have a Plex server running on it. The street is still long, but we are doing some progress…

Processo di degooglizzazione

October 16, 2017 // Posted in Geek  |  1 Comment

Is Google the Evil?

Negli anni la componente maschile di casa Sacchibelli ha sempre tenduto una posizione piuttosto avversa contro le grandi aziende monopoliste dell’IT. Se i sistemi operativi Microsoft, a parte il DOS, non sono mai stati amati (e evitati il piu’ possibile), cosi’ gli eco-sistemi chiusi come quelli Apple e ebasono sempre stati rifuggiti. Gli ebook non vengono comprati da Amazon in formato proprietario, ma in formato epub. E prima di comprare da Amazon, almeno negli ultimi anni, si tende a preferire ebay o altri siti concorrenti. Linux e’ chiaramente il sistema operativo di riferimento. Nel corso degli anni soltanto il player piu’ grande, Google, e’ stato invece considerato “amico”. Ora non c’e’ evidenza che cio’ non debba piu’ valere; Google non ci ha fatto nulla di male, anzi. Ma la sensazione che ormai Google sappia troppe cose di noi e che senza Google non potremmo piu’ cavarcela, comincia a essere fastidiosa. Scoprire che, tramite la geolocalizione del telefonino Android (pur se nella sua versione purificata di Lineage OS), Google tiene traccia di dove siamo stati, ricevere messaggi pubblicitari sempre piu’ mirati relativi a posti che visitiamo o a ricerche fatte sul motore di ricerca, comincia a essere un po’ fastidioso. E visto che, pur se “drogati” da tutti i servizi che Google offre, pensiamo che sia ancora possibile vivere un piu’ liberi, abbiamo cominciato un (lento) processo di degooglizzazione, di cui renderemo conto nel corso del blog. In primis

  • Il blog stesso, un tempo basato sulla piattaforma “blogspot”, comprata da Google, è ora basato su wordpress e risiede su un dominio proprietario
  • Contatti: anzichè usare il pur ottimo “Google Contacts“, ora abbiamo un carddav server che gira sul nostro NAS (accessibile tramite DDNS), cui i vari clients (Thunderbird o qualche applicativo Android) si collegano senza problemi
  • Calendario: anche in questo caso “Google Calendar” e’ stato sostituito con successo da un caldav server locale che gira sul NAS
  • Google Maps: recentemente sostituite con “Offline Maps” e per ora ci sembra che questa app android funzioni addirittura meglio

Certo, e’ solo l’inizio… Riuscire ad usare un motore di ricerca free (duckduckgo) al posto di Google, non e’ banale. E pure la mail su Gmail… L’idea e’ quella di farsi un mail server casalingo, associato al dominio sacchibelli, ma le difficolta’ ci sono, e, d’altro lato, il tempo per dedicarvicisi manca… Ma ci proveremo. Anche sul fronte smartphone, sara’ dura svincolarsi da Android. Ma usare custom ROM, senza o con minime Gapps è un primo passo. In attesa, speranzosi, che qualche OS free riesca a scalfire il monopolio di Android e IoS. Certo, se anche Microsoft si e’ arresa…


Here at Sacchibelli we are starting a process called “degoogling”, a tentative to make our lifes less google-dependent. This not because we think that Google is the evil, but because, by nature, we don’t like the great monopolists, and we are a bit worried about the enormous amount of info Google collects every day about us. So, for now, we are able to survive without

Google Calendar and Google Contacts have been replaced by caldav and cardav servers running on our NAS, while we replaced the Google maps app with another one, “Offline Maps“, which performs very well. It is a long way, and maybe we will fail, but at least we started the process.

Il glorioso Toshiba Satellite U305-S7467

April 4, 2017 // Posted in Geek  |  No Comments

Ecco il Toshiba sventrato durante la sostituzione della ventola

Spesso abbiamo parlato su questo blog del glorioso Toshiba Satellite U305-S7467 (vedi qui, qui, qui e qui), comprato da Fry’s quasi dieci anni fa, durante l’ultima permanenza in Silicon Valley della componente maschile adulta di casa sacchibelli. Ne abbiamo parlato per questioni software (ci abbiamo installato svariate versioni di linux) e per questioni hardware (nonostante piccoli interventi, come la sostituzione della tastiera e del lettore DVD, il notebook ha retto bene). L’ultimo (fastidioso) problema hardware e’ stato quello relativo alla rumorosita’ della ventola di raffredamento della CPU, diventata estremamente rumorosa. Cosi’, pur essendo la sostituzione della ventola un’operazione complicata (bisogna smontare tutto il PC, compresa la scheda madre), ci abbiamo provato, e con l’aiuto del buon Maurizio, la nuova ventola (costo 12 dollari) e’ stata installata, e il PC e’ ripartito senza particolari problemi.


We often mentioned the old PC Toshiba Satellite U305 that the adult male component bought roughly 10 years ago at Fry’s, in Silicon Valley. It is hard as a rock, and although we had to change few things (keyboard, DVD) it works very well, and fast. Recently it started to be very noisy, because of the broken CPU fan, and although to replace it with a new one is a very complex operation, at the end, with the help of Maurizio, we did it. And now everything works very well….

Lineage OS 14.1 on Moto G 3rd gen (osprey)

February 12, 2017 // Posted in Geek  |  No Comments

Here Android 7.1.1 running on my Moto G 3rd gen

Although Android 6.01 running on Moto G (3rd generation) is clean enough, the adult male component of sacchibelli’s family decided to hack his mobile phone to enjoy the new features of Android 7 (aka Nougat), in its stock version, without any addition or customization provided by Motorola or anyone else. This is now possible thanks to the team of Lineage OS, the former CyanogenMod custom rom providing the original flavor of Android OS. Here I listed the procedure I followed: it is a bit tricky and a bit risky too. A PC (in this case running Windows, but this is not mandatory) and a Moto G (3rd generation, 2015) updated to 6.01 is the needed hardware.

  • To install adb and fastboot driver on (Windows, in this case) PC
  • adb and fastboot are command line tools that allows to communicate with the mobile phone connected to the PC through USB
  • Download the .exe from https://forum.xda-developers.com/showthread.php?t=2588979
  • Install it on the Windows PC you are using to install Lineage OS on the smart phone
  • To unlock the bootloader of the phone (aka, to root the phone)
  • This is the step that makes your warranty void. A more detailed description can be found here
  • Download the most updated USB drivers for Moto G 3rd gen from here, and install them on your PC
  • On your Moto G, go to settingsAbout phonebuild nuber
  • Enable Developer options on your Moto G tapping build number 7 times until it says \u2018You are now a developer\u2019
  • Enable USB debugging on your Moto G, going to SettingsDeveloper optionsUSB debugging
  • Connect now the Moto G to your PC through USB cable; if any notifications about USB connection popups on your phone, please approve it
  • Open a DOS command window on your Windows PC
  • From here execute adb reboot bootloader to reboot your Moto G
  • After the Moto G has rebooted to bootloader mode, please execute, always from the PC DOS command window, fastboot oem get_unlock_data
  • A strange and long string like this one
    (bootloader) 0A40040192024205#4C4D3556313230
    (bootloader) 30373731363031303332323239#BD00
    (bootloader) 8A672BA4746C2CE02328A2AC0C39F95
    (bootloader) 1A3E5#1F53280002000000000000000
    (bootloader) 0000000

    will appear on your PC terminal
  • Rearrange it in a text editor removing the (bootloader) text and writing all the numbers and letters in sequence, in this way 0A40040192024205#4C4D355631323030373731363031303332323239#BD008A672BA4746C2CE02328A2AC0C39F951A3E5#1F532800020000000000000000000000
  • Go now to this Motorola bootloader unlock page where, after logging in with your Motorola account, you can check if your device can be unlocked
  • Paste, in the appropriate field, the rearranged string you prepared in the text editor two steps ago and you will get an email with the bootloader unlock key written in upper case
  • Type now the following command on your PC command window, to unlock your phone: fastboot oem unlock UNIQUE_KEY
  • If no errors appears on your phone, your device is now unlocked
  • To flash a TWRP Custom recovery
  • This step, described in details here, allows you to install on your Moto G, the Team Wind TWRP Recovery, needed to flash then the Lineage OS custom ROM
  • Download on your PC the latest TWRP Recovery for your Moto G (3rd gen) from here, and open a command window from the folder where this TWRP Recovery has been downloaded
  • Type this command adb reboot bootloader to reboot your phone in bootloader mode
  • Type then this command fastboot flash recovery twrp-osprey-3.0.2-r5.img to effectively install the TWRP Recovery on your phone
  • Type then fastboot reboot to reboot your phone, once the TWRP recovery has been installed
  • Create a Nandroid backup
  • Before to go on, it is safer to create a Nandroid backup, using the installed TWRP Recovery
  • The Nandroid backup procedure is well described at this link: http://droidvendor.com/how-to-backuprestore-data-via-nandroid-backup-using-twrp-custom-recovery/
  • Eventually, install Lineage OS Custom Rom
  • This is the final step, with the installation of Lineage OS custom Rom on your Moto G (see here for more details)
  • Download, in your PC, Lineage OS 14.1 ROM for Moto G 2015 from here [Pick up the latest build]
  • Download, in your PC, Lineage OS 14.1/Android 7.1.x Google Apps from here, choosing ARM as platform, 7.1 as android, and stock as variant
  • Now transfer both files on your Moto G storage
  • Turn off your device and reboot into TWRP recovery
  • Select \u201cWipe\u201d from TWRP main menu and do a \u201cSwipe to Factory Reset\u201d on the bottom of screen
  • Go back to TWRP main menu, tap on \u201cInstall\u201d and select the Lineage OS ROM .zip file that you transferred to your device two steps ago (lineage-14.1-20170207-nightly-osprey-signed.zip in my case)
  • After selecting the .zip file, do \u201cSwipe to Confirm Flash\u201d on the bottom of screen to begin the custom ROM installation process. This may take some time.
  • Once your ROM is successfully flashed, you\u2019ll see \u201cWipe cache/dalvik\u201d option, select it and then do \u201cSwipe to wipe\u201d on bottom of screen
  • Repeat now the same step, from the TWRP main menu, installing the Google Apps .zip file (open_gapps-arm64-7.1-stock-20170208.zip in my case)
  • Hit the \u201cBack\u201d button on-screen and then select \u201cReboot System\u201d button
  • The Lineage OS boot logo should appear and you will enjoy the new Android 7.1.1 on your Moto G 3rd gen, although Motorola decided to stop the OS update to Android 6.0.1

Till now it seems that everything is working well, with the exception of the flash in the camera app. However other apps (like open camera) are able to drive the flash.

The new customized home screen


UPDATE: the following bug seems to be present (https://jira.lineageos.org/browse/BUGBASH-72?jql=text%20~%20%22osprey%22), with an issue in the transition from Wi-Fi to Cellular Data.

Cyanogenmod

January 13, 2016 // Posted in Geek, Uncategorized  |  No Comments

Cyanogenmod

La componente maschile adulta di casa sacchibelli e’ appassionata di tutto cio’ che riguarda il software open source. Sul proprio portatile, come piu’ volte raccontanto, esiste solo un sistema operativo (Debian Jessie) e non c’e’ piu’ un solo bit relativo a OS o tools Microsoft. In ambito smartphone pero’ tutto e’ piu’ complicato. Evitato, per questioni filosofiche prima che economiche, qualunque tipo di prodotto Apple e Microsoft, a parte alcuni OS di nicchia (Firefox OS, https://sailfishos.org/ and Ubuntu), peraltro tutti basati sul kernel linux, l’unica alternativa seria resta Android, anch’esso basato su kernel linux, affascinante ma un po’ troppo Google-centrico. Cosi’, non essendo smart a sufficienza per installare sistemi operativi di nicchia su un dato smartphone, ci si e’ rassegnati a comprare un decoroso smartphone (Moto G di seconda generazine, con LTE) con installato una versione di Android la piu’ “pura” possibile. Recentemente l’anima “ribelle” si e’ concretizzata decidendo di “rinunciare” alla garanzia, di “rootare” il dispositivo e di procedere a flasharlo, installando cyanogenmod (12.1 nel caso specifico). L’operazione e’ stata in realta’ piuttosto semplice, seguendo le istruzioni trovate a questo indirizzo: https://wiki.cyanogenmod.org/w/Install_CM_for_thea. IL telefono sembra funzionare in modo ancora piu’ fluido, la batteria sembra durare un po’ di piu’ e ci siamo conquistati una “piccola” indipendenza da Google. Direi che non ci si puo’ lamentare.


As you know, here at sacchibelli’s we like open source. But if we are smart enough to run Linux on our PC, the smartphone world is a bit more complex, and altough there are many linux-based OS (Firefox OS, Jolla Sailfish, Ubuntu and obviously Android), the dominant one is Android, and we decided to follow this trend. However, although Android runs well on the Moto G 2nd generation with LTE (XT1072) owned by the male component (adult) of sacchibelli’s family, we decided to gain some more independence from Google and some more performance improvement, installing Cyanogenmod (an enhanced open source firmware distribution for smartphones and tablet computers based on the Android mobile operating system). Although the process is not that easy, we found good instructions here, and at the end we were able to install Cyanogenmod 12.1. And it works better than expected.

Semplicemente Linux

May 16, 2015 // Posted in Geek  |  No Comments

Il setup per “grabbare” l’uscita composita del VCR

Qui dai Sacchibelli abbiamo ancora un vecchio videoregistratore VHS e una TV con tubo catodico. Prima o poi ci ammoderneremo, ma per come vediamo la TV ora, l’attuale setup basta e avanza. Stiamo pero’ cercando di “salvare” le bellissime videocassette Disney per quando il videoregistratore non ci sara’ piu’. Cosi’, dopo una rapida indagine, ci siamo dotati (elemosinandolo a nonno beppe) di un accrocchio che cattura il segnale composito del VCR e lo ridirige su una porta USB. Trattasi di un Grabby Terratec. Dopo vani (e nervosi) tentativi di acquisire da ambiente Windows (il PC di Silvia, unico in casa sacchibelli, ha anche una partizione Win 7), sia col software Terratec che con altri software scaricabili dalla rete, ci abbiamo provato in ambiente Linux. L’hardware viene correttamente riconosciuto (senza necessita’ di installare alcun driver) e la nuova Debian 8 che gira sul vecchio portatile di Enrico (Toshiba Satellite U305, ormai avviato verso gli 8 anni di onorato e glorioso servizio), con una semplice riga di comando ha perfettamente “grabbato” video e audio in un unico file compresso. Chapeau. Le istruzioni le abbiamo recuperate da questo link, mentre il comando eseguito e’ stato il seguente:

mencoder tv:// -tv channel=0:driver=v4l2:device=/dev/video1:normid=5:input=0:width=720:height=576:norm=PAL:fps=25:alsa:adevice=hw.1:forceaudio:brightness=0:contrast=0:hue=0:saturation=0:buffersize=256 -ovc xvid -xvidencopts fixed_quant=5:threads=2:turbo:nochroma_me:vhq=0 -oac mp3lame -lameopts cbr:br=128 -endpos 04:10:00 -o output.avi


To grab video and audio from old origina VHS (Disney movies) and convert them in digital format is something tricky. But we need to do that to save some old VHS while our old VCR is still working. We bought this hardware, and we gave a try in Windows environment, but we were not lucky. Some issue with the audio, or some issue with the compression. At the end we moved back to Linux (a new Debian 8 running on the old Toshiba U305) and following this link, with a simple command line we were able to do the job. Thanks Linux!!!!

mencoder tv:// -tv channel=0:driver=v4l2:device=/dev/video1:normid=5:input=0:width=720:height=576:norm=PAL:fps=25:alsa:adevice=hw.1:forceaudio:brightness=0:contrast=0:hue=0:saturation=0:buffersize=256 -ovc xvid -xvidencopts fixed_quant=5:threads=2:turbo:nochroma_me:vhq=0 -oac mp3lame -lameopts cbr:br=128 -endpos 04:10:00 -o output.avi

L’ultimo post?

April 23, 2015 // Posted in Geek  |  No Comments

No, non abbiamo intenzione di chiudere questo blog, anzi… Ma come vi abbiamo raccontato qualche post fa, abbiamo sciaguratamente accettato (2 mesi fa) di passare a un nuovo provider (sia di telefonia che di connessione a internet). Gli intoppi allora descritti sono aumentati e ora siamo al punto che domani verremo scollegati dall’attuale provider e collegati a quello nuovo. Col piccolo dettaglio che il modem che avrebbero dovuto spedire, e senza il quale la connessione e’ inservibile, non e’ mai arrivato, nonostante ripetuti solleciti… Cosi’ se spariremo per qualche giorno, sara’ solo per questa maledetta transizione di operatore…


We are not planning to switch off this blog in any way, but we are a bit worried about the migration to the new internet provider. The switch should happen tomorrow, but we still didn’t receive the modem, so we risk to stay offline for a while. But don’t worry, we will be back.

30 anni di “free software”

March 18, 2015 // Posted in celebrations, computer, Geek  |  No Comments

Trent’anni fa veniva pubblicato il Manifesto Gnu. E qui siamo convinti che questo sia un bel compleanno da festeggiare. Sul New Yorker, c’e’ una bella intervista al fondatore della Free Software Fundation, Richard Stallman. E’ anche grazie a lui se dai sacchibelli il software proprietario e’ visto col fumo negli occhi…


This month the GNU Manifesto turns 30. It is an important birthday, and here at Sacchibelli we are supporter of the free software. Here you can find a good interview to the founder of the Free Software Fundation, Richard Stallman, the author of the GNU Manifesto.