La componente maschile adulta di casa sacchibelli è piuttosto convinta, senza aver fatto però studi approfonditi, che il futuro elettrico dell’automobile sia una forzatura politico-economica e non la soluzione green al problema del trasporto privato. Tralasciando pure l’ipocrisia che si cela dietro al fatto che l’energia per ricaricare le batterie è, quanto meno in Italia, tutt’altro che green, e che il costo “ecologico” delle batterie non è probabilmente piccolo, l’autonomia che oggi hanno le auto elettriche è ancora troppo poca per considerarle seriamente una valida alternativa all’auto a benzina o gasolio. Certo, poi ci si può convincere che fermarsi per ricaricare è un’opportunità per fare una pausa o per visitare una città, ma se l’auto serve per spostarsi da A a D vorrei poter scegliere di non fermarmi a B e C.
Un viaggio di lavoro da Milano a Sophia-Antipolis, con un’auto a gasolio e una Tesla serie Y, pur essendo un episodio, e magari un worst-case, ha proposto un confronto piuttosto imbarazzante: con due soste per ricarica della Tesla, la preoccupazione di restare senza carica in coda in autostrada, e con non pochi problemi di ricarica in Francia…
Diciamo che per ora la soluzione green di casa sacchibelli è usare l’auto il meno possibile e, sopratutto, muoversi in città con la bici. E, quando serve l’auto, quella a gasolio per ora va ancora più che bene.
I had to reach the CDNS office in Sophia-Antipolis from Milan, together with some colleague and some customer. Two cars, a diesel one (the one driven by sacchibelli adult male component) and a Tesla model Y. It was not a race, but let’s say that even Tesla is not ready yet for long travels. The Tesla had to stop twice to recharge and it arrived 2 hours later. Even to recharge in France was not that easyt… As a conclusion, let’s say that to be green, sacchibelli’s prefer to ride bycicle in town, and use the car as less as possible.