Spesa km 0

February 15, 2010 // Posted in environment, food  

Si parla spesso di spesa km 0, per indicare una spesa attenta a privilegiare, nei limiti del possibile, i prodotti provenienti da zone vicine. Cosi’ facendo si minimizzano i costi (sia economici che eco-sostenibili) relative al trasporto degli alimenti. Il fiorire dei farmer market locali e’ una dimostrazione dell’attenzione che c’e’ a questo tema (li’ si unisce l’abbattimento dell’inquinamento dovuto al trasporto a una ottima qualita’ di prodotti provenienti direttamente dall’agricoltore o dall’allevatore, senza intermediari) e anche i sacchibelli apprezzano molto questa idea. Tuttavia, per evidenti motivi, la spesa al supermercato e’ tuttora indispensabile, sia per la varieta’ che per la specificita’ di molti prodotti (ci sentiremmo di diffidare di un ananas coltivato in provincia di Pavia, ad esempio….). L’altra sera, recatici ad uno dei maggiori supermercati della citta’, abbiamo cosi’ fatto la spesa settimanale e, un po’ di fretta, abbiamo acquistato anche una confezione di pollo al forno, gia’ preparato, da utilizzare in caso di emergenza. A casa siamo pero’ rimasti un po’ stupiti nel leggere l’etichetta, che recava, come si nota dalla foto, la seguente dicitura:

  • Ingredienti: petto di pollo (origine Brasile)

Ora, non vogliamo contestare la qualita’ del prodotto (che anzi non era male), ma ci pare un po’ insolito far arrivare i polli dal Brasile. Non ci risulta infatti che il pollo del Brasile sia particolarmente famoso e i costi (non solo economici) del trasporto del pollo dal Brasile a qui ci paiono “poco sostenibili”. Passi per il Carnevale di Rio, la samba, i funambolici giocatori di calcio e le mille qualita’ che rendono il Brasile un paese straordinario, ma forse del pollo carioca se ne potrebbe fare a meno.


We usually pay some attention when we go to a superstore and in general we like the “farmers market concept”. To buy food coming from a very close region helps the planet too, thus saving costs and pollution due to its transportation. Unfortunately, few days ago, we were a little bit in a rush and going to superstore we bought some things without paying too much attention to the labes. So, at home, when we were ready to eat the chicken roast we bought, it was surprising to discover that the chicken was coming from Brazil (!!!). This was a little bit disappointing. The quality was good, but it is hard to think that we need to import chickens from Brazil… Next time sacchibelli will pay more attention…..

This entry was posted on February 15, 2010 at 9:16 am and is filed under environment, food. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed. You can leave a response, or trackback from your own site.

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